Alla riscoperta del legno con i bambini del laboratorio didattico de La Pratolina

Una casetta in legno come Laboratorio Didattico per tramandare il sapere

Da poco abbiamo costruito la nostra Casetta Museo Cubo che ospita la mostra degli strumenti di lavorazione del legno che venivano utilizzati un tempo, prima dell’arrivo dei macchinari tecnologici. Ma non volevamo che questa rimanesse solamente una struttura passiva e abbiamo pensato di adibirla invece a vero e proprio Laboratorio Didattico dove sperimentare dei piccoli progetti per lavorare il legno “come una volta”.

Sapete infatti quanto noi de La Pratolina, che proveniamo da generazioni di falegnami, siamo legati alla tradizione e soprattutto alla storia di un mestiere che tutt’oggi è fondamentale. Abbiamo così pensato di organizzare in collaborazione con i volontari del Lago Film Fest delle giornate all’insegna della riscoperta del mondo del legno, tutte dedicate a un pubblico di vivaci bambini e bambine.

Legno…per tutti!

Quello che volevamo trasmettere a queste generazioni più piccole è il gusto e la bellezza della lavorazione artigianale che fondamentalmente nasce dal gioco, dalla creatività e dall’ispirazione.

Un’aspetto davvero interessante di questo materiale, che abbiamo riscoperto con questo laboratorio, è che il legno può essere alla portata di tutti: si adatta infatti a diverse situazioni, tanto da arrivare a trasformarsi anche in un simpatico giocattolo. Può essere semplicemente modellato con della carta ruvida o intagliato, colorato e compattato con altri pezzi tramite dei procedimenti davvero basilari che necessitano solo di pazienza e attenzione. Se pensiamo anche alle nostre casette di legno per esempio, fare delle modifiche agli spazi interni è davvero molto semplice: nel caso in cui si vogliano adattare un paio mensole, su un materiale come il legno bastano dei banali chiodini che penetrano nel legno senza fare danno alla struttura in generale.Nel caso, invece, della plastica o del metallo, le cose si farebbero più complicate e ingegnose per svariati motivi.

Si dimostra allora che lavorare con il legno è sì un lavoro da professionisti, ma che può essere imparato con una serie di piccoli accorgimenti e attenzioni verso la natura di questo materiale e cioè nel conoscerne e studiarne pazientemente i punti di forza e le debolezze.

Cosa abbiamo combinato?

Durante le attività con i bambini abbiamo utilizzato come base di riferimento la Casetta Laboratorio, prima facendo una breve introduzione sull’utilizzo degli utensili per il legno e poi mostrandone il vero e proprio funzionamento. La visita è continuata anche all’interno dove abbiamo mostrato il funzionamento delle macchine a controllo numerico che lavorano i pannelli di legno grezzo secondo le istruzioni comandate a computer e tramite le quali abbiamo realizzato degli stampi a forma di Margherita da decorare.

Abbiamo organizzato quindi dei mini lavoretti e siamo riusciti a realizzare un colorato portapenne in legno a forma di Pratolina! Inutile dire che i bambini si sono scatenati e sbizzarriti durante tutte le fasi: all’inizio si sono divertiti a levigare attentamente le Margherite di legno con l’uso della carta vetrata e a colorarle poi con delle vernici atossiche a base d’acqua.
I bimbi avevano mille domande e curiosità, altre volte invece si divertivano a scoprire le risposte da sé solamente completando i lavoretti: questo tipo di attività interattive e manuali mettono in moto un sacco di energia mentale ed entusiasmo nei bambini di quest’età che sentono il bisogno di sfogare le proprie energie creando!

L’importanza della creatività e del “fare”

Purtroppo al giorno d’oggi, le attività di questo tipo più manuali e tradizionali, come lo è la lavorazione del legno, stanno via via andando perdendosi, a favore invece di un interesse crescente nei confronti della tecnologia di cellulari e videogiochi che stressano l’attività mentale. Le abilità e la scaltrezza pratica con l’avanzare delle generazioni si stanno affievolendo, lasciando uno spazio vuoto che nei più piccoli si rivela essere davvero una mancanza importante, dato che proprio a quell’età si tende ad essere il più curiosi e creativi possibile.

Per questo motivo ci siamo impegnati con l’aiuto di alcuni giovani volontari del Lago Film Fest ad organizzare questo workshop per i più piccini: l’obiettivo era proprio quello di far riscoprire il valore della creatività e della praticità, il bisogno umano che fin da bambini ci spinge a voler “fare”, a modificare gli oggetti che circondano e la tendenza ad renderli belli e piacevoli ai nostri occhi. Quello che volevamo far nascere nei bambini era soprattutto l’attrazione per un materiale “che non muore mai” e che ha sempre fatto parte della nostra storia fin dall’antichità. Il nostro tentativo è stato di far riscoprire la capacità d’ingegno che un pezzetto di legno può far scatenare nella nostra mente e far scoprire con energia, entusiasmo ed estro il mondo dell’artigianato alle generazioni più piccole, con la speranza che un giorno possa addirittura rivelarsi una passione.